Mi è piaciuto molto questo articolo e voglio condividerlo con voi.
“Sono sempre di più le coppie che ricorrono a terapie di procedure di procreazione medica assistita(PMA) per avere figli. In Italia si calcola che circa una coppia su 7 è infertile (Adele Sarno,Infertilità per una coppia su sette in Italia ogni anno 10mila bimbi in provetta, La Repubblica , 05 marzo 2010) . Circa 55.000 donne si sottopongono ogni anno aprocedure di inseminazione artificiale e di fecondazione assistita in vitro. In genere sono donne che hanno una media di 36 anni di età e un parto su 4 avviene in pazienti che hanno superato i 40 anni
Affrontare il fatto di avere problemi di concepimento è una situazione molto stressante per qualsiasi coppia, che nella maggior parte dei casi si lascia andare a sentimenti negativi come angoscia, ira, perdita o frustrazione. Alcune persone sono capaci di rassegnarsi ma in altri casi sorgono problemi psicologici gravi che rendono ancor più difficoltosa anche la riuscita delle terapie di riproduzione assistita.
Questi disagi possono sorgere a livello individuale come per esempio una depressione profonda, ansia, bassa autostima o stress, o a livello di coppia, poiché possono generarsi problemi sessuali o di comunicazione, arrivando in alcuni casi alla rottura della relazione. Esistono già centri di attenzione psicologica per trattare quasi in maniera esclusiva i problemi derivati da questi casi.
Secondo Raquel Mora, psicologa specializzata nell’area dell’infertilità e collaboratrice dell’Oxum Fertility Center di Madrid, una psicoterapia in coppie che si sottopongono a PMA aumenta le probabilità di successo. Con le sue parole “se si riescono a diminuire i problemi derivati dalla situazione di infertilità e si adottano strategie per affrontare le terapie in maniera sana e controllando lo stress, si facilita l’interazione con l’equipe medica e si contribuisce ad aumentare il grado di soddisfazione della coppia rispetto alla terapia, per cui la PMA si proverà più volte e in maniera più adeguata, contribuendo così al successo dei risultati.”
Inoltre è necessario sapere che la stessa terapia di procreazione assistita comporta una grande carica emozionale ed è dimostrato che questa tensione può influire negativamente sul risultato finale della terapia. È scientificamente provato che i fattori psicologici incidono negativamente sulla condotte di salute delle persone, persino in aspetti molto meno sensibili come lo smettere di fumare o il controllo dell’alimentazione.
Alcuni specialisti in fecondazione assistita ritengono che lo stato emotivo e psicologico della coppia che si sottopone a terapie contro l’infertilità è chiave per un risultato positivo, mentre altri ritengono che lo stress emotivo che si soffre durante tutto il processo si riverbera in maniera diretta sul successo della terapia. “
Tratto da: GuidaPsicologi.it